14 Giu La Salute non si Appalta: la protesta dei precari della sanità
La Salute non si Appalta: è forte e chiaro il messaggio degli operatori sanitari precari che si riuniranno il 14 giugno alle 17 in un’assemblea pubblica presso il Teatro Mongiovino di Roma.
Al confronto prenderanno parte anche esponenti della Regione Lazio e della Cabina di Regia Sanità, ai quali sarà esposta una serie di rivendicazioni dei lavoratori: in primis la richiesta di immediata applicazione della Legge 4/2017, che determina un riconoscimento di anzianità per il lavoro svolto dagli operatori esterni, e il rafforzamento dei piani assunzionali, senza dimenticare la necessità di stabilizzare e internalizzare precari, finte partite IVA, operatori di Cooperative e aziende.
Le Camere del Lavoro Autonomo e Precario (CLAP), organizzatrici della mobilitazione La Salute non si Appalta, pongono l’accento anche sulla clausola di salvaguardia per la continuità occupazionale e sulla richiesta di attenzione circa i diritti della sanità privata convenzionata con il sistema sanitario nazionale. In questo panorama di forte instabilità, denunciano, le ricadute sul cittadino sono infatti evidenti e visibili, con una chiara depauperazione del servizio offerto al malato.
«I diritti di chi lavora nella Sanità pubblica e in quella privata convenzionata sono i diritti di tutti i cittadini. Diritti per una sanità pubblica, qualificata e universale, che sappia rispondere ai bisogni di prevenzione, cura e riabilitazione», si legge nella nota diramata dalle CLAP.
«Crediamo che sia fondamentale unire le vertenze romane e regionali della Sanità pubblica e di quella privata convenzionata, connettendo così contesti lavorativi e conflitti che si misurano quotidianamente con lo stesso problema: l’aziendalizzazione della Sanità pubblica, la mercificazione della salute, la precarizzazione del lavoro e dei diritti».
Parteciperanno lavoratori e lavoratrici di alcuni dei principali presidi sanitari del Lazio: dal Policlinico Umberto I al Policlinico Tor Vergata, dalla Casa di Cura “Villa delle Querce” alla Cooperativa “Capodarco”, passando per le ASL Roma 1 e ASL Frosinone, fino agli ospedali Sant’Andrea, Pertini, IFO, Spallanzani e all’Università La Sapienza.