diritti umani nel mondo Archivi - Vanessa Cappella
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Di lei colpisce la forza. Trasuda dallo sguardo, dalla sua elegante presenza, dal modo in cui parla. E non importa che le sue parole arrivino quasi sussurrate. Sa bene che il segreto di farsi ascoltare non è nella voce alta, ma nella costanza e nella fermezza. E, soprattutto, nel coraggio. Nice Nailantei Leng’ete è una donna Maasai, cresciuta in un villaggio rurale su un pendio del monte Kilimanjaro, in Kenya.

Ogni volta che vado al supermercato, lo trovo lì, seduto in silenzio vicino alle porte scorrevoli che si aprono e chiudono senza sosta, mentre le persone gli passano accanto, quasi senza vederlo. Indossa strati di abiti uno sopra l’altro, un vecchio cappello marrone, calzettoni di spugna usurati. Ha oltre cinquant’anni di età e il volto provato di chi, da tempo, vive da randagio: la strada, d’altronde, è la sua casa.

Non è facile essere donna. E non lo è soprattutto in quei paesi in cui la dignità, il rispetto e i diritti dell'universo femminile non sono solo ignorati, ma oltraggiati, sbeffeggiati e violentati ogni giorno. Oggi voglio parlare del Pakistan e della consuetudine, da parte di mariti gelosi, pretendenti rifiutati o semplicemente di uomini che ritengono di essere stati "lesi nell'onore", a gettare acido sul volto delle donne.